DOI: https://doi.org/10.7203/scripta.22.27836

L’Atles català di Cresques: primi sondaggi lessicali


Resum


Riassunto: Il presente contributo nasce nell’ambito della ricerca condotta per il progetto, diretto da Anna Radaelli e finanziato dalla “Sapienza”, Università di Roma: «Itinerari testuali nel Medioevo mediterraneo. La tradizione delle scritture di viaggio e dell’immaginario figurativo nell’orizzonte occitano-catalano». Nello specifico, vengono presentati i primi risultati derivanti dai sondaggi linguistici effettuati sull’Atlante catalano, (ms. Parigi, BnF, Esp. 30), in particolare sul lessico. La pluralità di fonti a cui attinge tale opera, infatti, si riflette e traspare nella mescidanza lessicale che la caratterizza. Da un punto di vista prettamente testuale, l’Atlante presenta uno stile medio ma mai sciatto, con una differenza tra la prosa della compilazione cosmografico-astronomica (trasmessa nelle tavole 1-2) e quella delle legende (copiate nelle tavole 3-6). Nella prima sezione si nota l’uso di un lessico di derivazione colta, in cui si rilevano hapax e calchi dal latino, e termini tecnici e di ambito settoriale; di contro, nelle legende e nei toponimi il lessico risente anche degli influssi delle lingue parlate in quel tempo nel bacino del Mediterraneo, tra cui l’arabo.

Parole chiave: Atlante catalano, testo, lessico

Abstract: This contribution arises from the research conducted as part of the project, directed by Anna Radaelli and financed by “Sapienza”, University of Rome: «Itinerari testuali nel Medioevo mediterraneo. La tradizione delle scritture di viaggio e dell’immaginario figurativo nell’orizzonte occitano-catalano». Specifically, it presents the first results of the linguistic surveys carried out on the Catalan Atlas, (ms. Paris, BnF, Esp. 30), particularly on the lexicon. The plurality of sources from which this work draws is reflected in the lexical mixture that characterises it.
From a purely textual point of view, the Atlas shows an average but never sloppy style and a difference between the prose of the cosmographic-astronomical compilation (conveyed in Tables 1-2) and that of the captions (copied in Tables 3-6). In the first section, the use of a cultured lexicon can be noticed, with hapaxes and casts from Latin, and technical and sectorial terms; on the other hand, in the captions and the toponyms the lexicon is also influenced by the languages spoken at the time in the Mediterranean basin, including Arabic.

Keywords: Catalan Atlas, text, lexicon


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